Antonio Alessandrino è il fondatore di Silk Biomaterials Società impegnata nello sviluppo e sperimentazione di impianti biomedicali.
«Come ho raccontato dal palco, durante l’evento organizzato all’hangar – spiega il main founder – durante il dottorato di ricerca, già pensavo a come creare un’azienda che portasse sul mercato i prodotti che stavo studiando in laboratorio. Questo passaggio, in Italia, è diffici- lissimo ancora oggi, figuriamoci anni fa. Adesso, alcune realtà accademiche avanzate iniziano ad avere regolamenti per gli spin off: è un passaggio molto importante».
La realtà sviluppa dispositivi medici impiantabili per il mercato della medicina rigenerativa grazie a una nuova tecnologia che permette di unire elementi micro- e nano-fibrosi realizzati interamente in seta. Ora, la startup è indirizzata allo sviluppo di un dispositivo medico impiantabile che possa essere impiegato nellariparazio- ne e la rigenerazione di vasi sanguigni di piccolo calibro (coronarie, vasi periferici) e nervi periferici. I soci fondatori sono quattro: Alessandrino, Gabriele Grecchi (ad), Lorenzo Sala e Giuliano Freddi: «Al momento, abbiamo anche due collaboratori, e a ottobre se ne aggiungerà un altro – spiega – siamo nella fase di sperimentazione, definita pre- clinica. La speranza è concludere con dati positivi entro la metà del 2018, così da approcciare ospedali e comitati etici per tentare d’avere le autorizzazioni per fare sperimentazioni sull’uomo nel biennio 2019 – 2020». Vincitrice di numerosi premi, Silk Biomaterials, ad aprile 2016, ha trovato un investimento di 7 milioni di euro dal fondo di venture capitai Principia Ill-Health, specializzato in healthcare e biomedicale.
La realtà sviluppa dispositivi medici impiantabili per il mercato della medicina rigenerativa grazie a una nuova tecnologia che permette di unire elementi micro- e nano-fibrosi realizzati interamente in seta. Ora, la startup è indirizzata allo sviluppo di un dispositivo medico impiantabile che possa essere impiegato nellariparazio- ne e la rigenerazione di vasi sanguigni di piccolo calibro (coronarie, vasi periferici) e nervi periferici. I soci fondatori sono quattro: Alessandrino, Gabriele Grecchi (ad), Lorenzo Sala e Giuliano Freddi: «Al momento, abbiamo anche due collaboratori, e a ottobre se ne aggiungerà un altro – spiega – siamo nella fase di sperimentazione, definita pre- clinica. La speranza è concludere con dati positivi entro la metà del 2018, così da approcciare ospedali e comitati etici per tentare d’avere le autorizzazioni per fare sperimentazioni sull’uomo nel biennio 2019 – 2020». Vincitrice di numerosi premi, Silk Biomaterials, ad aprile 2016, ha trovato un investimento di 7 milioni di euro dal fondo di venture capitai Principia Ill-Health, specializzato in healthcare e biomedicale.